La terapia dell’Ansia e dei disturbi d’ansia nell’adulto consiste in due parti: una non farmacologica e una farmacologica. Inoltre, a seconda del disturbo, possono essere appropriate strategie diverse. La terapia non farmacologica è tipicamente un percorso di psicoterapia, come ad esempio la Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT) o diverse forme di psicoterapia, a seconda delle caratteristiche dei pazienti. La terapia farmacologica è tipicamente con un farmaco della classe degli antidepressivi come gli SSRI o gli SNRI, farmaci solitamente ben tollerati utilizzati anche nella terapia della Depressione. Tuttavia, in casi particolari come nel caso del Disturbo d’Ansia Generalizzato, sono stati approvati anche farmaci di classi diverse. La durata della terapia dipende dalla patologia specifica, in genere è comunque di alcuni mesi sia per i trattamenti non farmacologici che per quelli farmacologici. Anche per questo, è sempre utile svolgere una valutazione medica specialistica per chiarire inquadramento diagnostico e per ragionare sulla terapia più appropriata.
Vediamo ora in modo più approfondito la terapia dell’Ansia e dei disturbi d’ansia.
Quali terapie si usano nell’Ansia e nei disturbi d’ansia?
Introduzione
La terapia dell’ansia nell’adulto dipende dalla patologia che la causa. È molto scorretto considerare l’ansia una patologia, perché l’ansia è un sintomo e i sintomi non vanno sistematicamente soppressi. In caso di attacco acuto sono disponibili terapie farmacologiche che normalmente vengono prescritte dal medico al bisogno (con sempre almeno un’indicazione del dosaggio massimo giornaliero e per dose), come per esempio alcune benzodiazepine. Tuttavia, le benzodiazepine sono farmaci che hanno il potenziale di dare dipendenza (ho parlato del rischio dell’abuso di benzodiazepine in questo articolo), e che a lungo andare insegnano alla mente e al corpo che quando si presenta un sintomo fastidioso come l’ansia si possa semplicemente spegnere farmacologicamente. Questo è un errore. Perché un sintomo ha la funzione di dare un allarme, di informarci su come stiamo, e di farci capire che magari è il momento di fermarci per riflettere e chiedere aiuto. È fondamentale, quindi, ragionare di terapie con l’obiettivo di curare e, in caso di momenti di difficoltà acuta, parlarne sempre con il nostro medico di fiducia.
Terapia della Fobia specifica
La terapia è principalmente non farmacologica. In particolare, può essere utile un trattamento basato sull’esposizione progressiva. In pratica, si accompagnano i pazienti in una lenta e progressiva esposizione maggiore all’oggetto che causa l’ansia, in un contesto controllato. Impedendo la risposta ansiosa di evitamento, l’oggetto diventa sempre meno in grado di causare l’ansia.
Terapia del Disturbo d’ansia sociale
La terapia per il Disturbo d’ansia sociale è sia farmacologica che non farmacologica, anche se la terapia non farmacologica è tipicamente preferita come prima linea. Questa è spesso basata sulla Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT), con strategie come la ristrutturazione cognitiva di pensieri maladattativi (per esempio, il pensiero del continuo giudizio altrui) e l’esposizione progressiva alle situazioni sociali che causano ansia; sono però talvolta usate modalità e strategie differenti a seconda delle caratteristiche dei pazienti, per cui è sempre importante un percorso individualizzato. Per quanto riguarda la terapia farmacologica, si utilizzano in alcuni casi SSRI o SNRI come Sertralina, Escitalopram, Paroxetina o Venlafaxina.
Terapia del Disturbo di panico
La terapia è sia farmacologica che non farmacologica. In genere, a seconda della gravità della malattia dopo valutazione del medico, si sceglie un trattamento non farmacologico oppure una combinazione tra terapia non farmacologica e farmacologica. Come in diversi disturbi d’ansia, viene tipicamente indicata la Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT) come trattamento non farmacologico, per quanto possano esservi diverse strategie psicoterapeutiche utili a seconda delle caratteristiche dei pazienti. Per quanto riguarda la terapia farmacologica, invece, si usa in genere un SSRI o SNRI a dosaggio iniziale abbassato rispetto alla depressione, come Paroxetina, Sertralina, Citalopram, Escitalopram o Venlafaxina. Il trattamento dura tipicamente diversi mesi, e la combinazione tra terapia farmacologica e non farmacologica è più efficace nel ridurre gli attacchi.
Terapia del Disturbo d’Ansia Generalizzato
La terapia è principalmente farmacologica. Anche la psicoterapia può essere d’aiuto, anche se l’efficacia è maggiore con la terapia farmacologica. La terapia farmacologica è tipicamente con SSRI come Escitalopram, Paroxetina o Sertralina, o con SNRI come Duloxetina o Venlafaxina. Anche in questo caso, i dosaggi iniziali sono tipicamente più bassi che nel trattamento della depressione. Il trattamento dura in genere almeno un anno. In alternativa, il trattamento con Pregabalin può essere indicato. Si tratta di un farmaco antiepilettico che può essere meno tollerato di SSRI o SNRI, ma che si ipotizza agisca con un meccanismo diverso sulla malattia.